TORINO – Sì, viaggiare. Ma nel frattempo pure – anzi, soprattutto – lavorare: Damien Comolli sta sfruttando gli step torinesi della permanenza americana per fare il punto della situazione, rinnovi compresi. Il primo ad allungare sarà Federico Gatti e immediatamente post Mondiale: accordo fino al 2030 con ingaggio raddoppiato. Intanto, dopo aver iniziato a sondare i vari terreni, il direttore ha asciugato le liste di giocatori prendibili, o comunque delle potenziali occasioni, definendo le priorità. La più importante? Il centravanti, perché quello è un colpo da non sbagliare. Del resto: se è giusto, allora svolti; se non dà nulla, semmai soccombi.

Lo scotto di un mercato complicato, la Juve l’ha già pagato in ogni possibile forma. Il nuovo corso deve funzionare prevalentemente lì. Nella scelta dei calciatori, e prima degli uomini. Su questo il dg ci ha costruito narrazione e promesse importanti. Perciò, testa all’attaccante.

David-Juve, perché sì

E David è il più vicino. Perché il cartellino del canadese è gratuito, in quanto pronto a liberarsi al termine di giugno dal Lille. Perché compatibile con le idee tattiche e di allestimento rosa oggi in vigore alla Continassa: non solo una valida alternativa a Kolo Muani – per il quale si sta provando ad allentare la presa del Psg, così da tenerlo in Italia -, ma un calciatore ambivalente, che possa persino giocare con il francese. E con Yildiz. E con un esterno forte. Insomma: in un contesto di assoluto livello, considerati i tornei e le chiamate a cui sarà sottoposta la Juventus.

Il tema commissioni

Il tema sul bomber riguarda però le commissioni, e qui i bianconeri confidano nella buona sponda della punta, con il quale un accordo economico è stato trovato (6 milioni più bonus), il cui entourage è tuttavia difficile da ammorbidire. Dovesse – come sembra – agire in prima persona Jonathan nei confronti di chi gli sta intorno, magari chiedendo di abbassare le richieste, a quel punto ogni elemento potrebbe risultare in discesa, e i tempi per il numero 9 assottigliarsi sempre più.

 

 

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