La Juventus di Tudor 2025/2026: modulo, idee tattiche e interpreti

Con l’avvio della nuova stagione, la Juventus guidata da Igor Tudor si presenta con una chiara identità tattica e una struttura che promette intensità e verticalità. Dopo l’esperienza con Thiago Motta, la squadra torna a una difesa a tre e a un sistema basato sul pressing e sulle transizioni rapide.

Modulo base: 3-4-2-1 (con varianti)

Il sistema di riferimento sarà il 3-4-2-1, con possibili adattamenti al 3-4-1-2 o al 3-5-2 in base agli interpreti. La difesa a tre garantisce solidità, mentre i due trequartisti dietro la punta offrono creatività e supporto offensivo.

Fase difensiva: solidità e coinvolgimento nel gioco

Il terzetto difensivo vede in Gatti, Kalulu e Kelly/Veiga gli interpreti principali. La linea è alta e coinvolta nella costruzione dal basso, con un portiere abile con i piedi. Il pressing alto è una costante del gioco di Tudor.

Centrocampo: equilibrio e intensità

Il cuore della squadra è il centrocampo a quattro. I due mediani, Locatelli e Thuram (o equivalenti), garantiscono copertura e inserimenti. Sulle fasce, esterni a tutta fascia dinamici danno ampiezza e spinta.

Fase offensiva: verticalità e creatività

Alle spalle di Vlahović o Kolo Muani agiscono due rifinitori mobili, come Yildiz e un altro trequartista in grado di muoversi tra le linee. Tudor punta su transizioni rapide, inserimenti e pressing alto nella trequarti avversaria.

Stile di gioco: intensità e coesione

La Juventus 2025/2026 sarà intensa, aggressiva e compatta. Il gioco verticale e le soluzioni rapide puntano a creare superiorità numerica e occasioni da gol, senza rinunciare all’equilibrio difensivo.

Possibili evoluzioni

Con nuovi innesti previsti nel mercato estivo, Tudor potrà disporre di alternative per passare a un 3-5-2 più conservativo o a un 3-4-3 in fase offensiva, senza perdere l’identità di gioco.

 

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