Si cerca l’aria nella tonnara Champions. Si va sotto, si va su, si respira aria e acqua. Si vive d’ansia e di
speranza, soprattutto nei risultati altrui. La sensazione al termine dello spareggio del Dall’Ara è che tutto
sommato può anche andare bene così. Il Bologna è in grande forma, alla Juve come al solito mancava
mezza squadra e più. Ogni giorno è sempre più chiaro di quanto Motta abbia lasciato terra bruciata. Ogni
partita le nefandezze di Giuntoli spiccano come peggiori in campo. Da un Kelly che probabilmente non vale
Savona, a un Costa che non riesce a spingere in porta un pallone a porta vuota, da due metri di distanza.
Come giudicare il lavoro di Tudor? Si vede a occhio nudo che la squadra è cambiata, corre e lotta, ha
moltissime occasioni a campo scoperto ma. Poi si sbatte sempre contro il MA. Quante rifiniture sbagliate
abbiamo visto? Quanti passaggi più lunghi, corti o larghi di pochi centimetri avrebbero messo un giocatore
davanti alla porta? Un altro grande MA è la tenuta fisica. Semplicemente non c’è. La Juve dura un’ora. Per
un’ora si vede grossomodo la squadra che Tudor avrebbe in mente al netto dei MA. Poi si annebbia la vista,
si affaticano i muscoli. Si boccheggia in riserva. Per questo Tudor cerca di aggredire la partita. Se non ci
fosse stato il black out di Parma avrebbe anche ottenuto il massimo nelle giornate che ha avuto a
disposizione. In fondo se Cambiaso non fosse stato in fuorigioco di 5 centimetri sarebbe arrivato il 2-0. E lo
avremmo chiamato capolavoro tattico.
La Juve ha fatto la partita che avrebbe dovuto fare. Lasciare spazio al Bologna e poi aggredirla
continuamente. Sfruttare la velocità e gli strappi di Thuram contro una difesa altissima. È mancato l’ultimo
passaggio, Tudor forse avrebbe dovuto osare di più senza Yildiz. Mettere Nico al posto di uno spento Weah
e Conceicao in appoggio a Kolo. Il Bologna ha giocato ma la Juve ha avuto le occasioni. Un bicchiere mezzo
pieno di ansia e speranza appunto.
Il grande buco nero è la condizione fisica, e là ci si può fare poco o nulla, non c’è tempo. C’è anche un’altra
domanda: ma non si possono cambiare i tacchetti? Se una squadra resta in piedi e l’altra scivola tutto il
tempo forse si è sbagliato qualcosa.
Ora davanti a noi c’è il secondo spareggio, la Lazio all’Olimpico, sperando che Cambiaso non si sia rotto
seriamente, sperando di recuperare qualcuno tra Gatti, Vlahovic e Koopmeiners. La grande ansia del
secondo spareggio. La speranza che l’Atalanta faccia il suo dovere contro la Roma schiacciasassi di Ranieri e
il Milan abbia un sussulto contro il Bologna. Si vive così ormai, alla giornata. Ma è la Juve che si è creata
questa situazione a partire da giugno. Ormai non resta che sperare che la toppa sia più grande del buco.
DiGregorio 6: sfortunato sull’autogol di Veiga, attento per il resto.
Kalulu 6,5: sempre propositivo e applicato. Uno dei migliori di questa disgraziata stagione.
Veiga 6: peccato per la deviazione decisiva sull’1-1, per il resto respinge molti attacchi.
Savona 6,5: Nella difesa a tre forse trova il suo ruolo. Più solido di Kelly.
Cambiaso 7: fino all’infortunio torna a giocare con personalità e classe. Segna un bel gol annullato per i
soliti millimetri.
Weah 5: sembrava in crescita. Sembrava.
Locatelli 6,5: come al solito uno dei migliori.
Thuram 7: giocatore di altra categoria, va a vuoto sul gol di Freuler, ma dà la sensazione di poter diventare
un campione vero.
McKennie 5: tanta confusione, corre molto e raddoppia tutti, ma senza risultati, rischia di causare un rigore.
Nico Gonzalez 5,5: gli manca sempre un soldo per fare una lira.
Kolo Muani 5,5: corre a tutto campo, ma non è il centravanti che fa reparto. Da anni però fare il 9 della Juve
è inserito nei lavori altamente usuranti.
Costa 4,5: ennesimo Giuntolazo. Acquisto inspiegabile a quel prezzo. Purtroppo sui suoi piedi capita il
pallone più importante dell’anno. Si accartoccia scivolando sul pallone.
Luiz 5,5: quando gli arriva la palla sembra ancora ferragosto. Invece la stagione è iniziata da 9 mesi.
Conceicao 5,5: per me dovrebbe giocare molto di più, soprattutto senza Yildiz è l’unico che ha la scintilla,
però stavolta non si accende mai.
Tudor 6,5: aggredisce la partita, poi si accontenta insieme alla squadra. In questa situazione, molto
complicato fare di più.
AdMa
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